Ricciarelli di Siena
Oggi vi racconterò tutto quello che ho imparato sui ricciarelli: mettetevi comodi, è una lunga storia 😉
Intanto, non sono affatto facili da fare. O meglio, con una ricetta testata e collaudata li può fare anche un bambino, in cinque minuti e sporcando solo una ciotola. Ma se uno non sa da dove iniziare questi piccoli, candidi e in apparenza innocenti biscottini possono dare del filo da torcere! A me son servite cinque o sei prove prima di arrivare ad un risultato soddisfacente, e alla fine la ricetta vincente non è stata una delle tante che avevo trovato in rete ma quella che mi ha dato un collega – uno che in cucina se la cava direi molto, molto bene!
Partiamo con il dire, per chi non lo sapesse, che gli ingredienti fondamentali del ricciarello sono mandorle in farina, mandorle amare – che al bisogno si possono sostituire con una fialetta di aroma alla mandorla – zucchero – semolato e a velo – e albumi d’uovo.
Molte ricette prevedono un tempo riposo piuttosto lungo : in alcune si mescola la farina di mandorle con uno sciroppo di acqua e zucchero e solo dopo diverse ore si inseriscono gli albumi, in altre si prepara il composto di albume, mandorle e zucchero e si lascia riposare una notte intera prima di procedere alla cottura. Sono partita con questo metodo, pensando che la pazienza mi avrebbe premiata, ma ho ottenuto un biscotto gommosetto all’interno, con una consistenza appiccicosa, quasi caramellata, e non morbida e soda come quella di un ricciarello degno di questo nome.
La via più breve in questo caso si è rivelata quella vincente: mescolare tutto, spianare, e infornare. Sembra semplice ma c’erano ancora dei dubbi da risolvere: albume montato o appena sbattuto? Zucchero a velo o semolato? Lievito sì o no? E quanto?Cavallucci con fichi secchi e vin santo
I biscotti di oggi profumano già un po’ di Natale: ricchi di frutta secca, miele e spezie, hanno un sapore che ricorda vagamente quello del panforte senese, vero mostro sacro tra i dolci natalizi toscani. Non avevo mai pensato di preparare in casa i cavallucci finchè non mi sono imbattuta nella ricetta di Ely, uscita sullo scorso numero di Taste&More: il mix di profumi e consistenze che descriveva mi ha incuriosita moltissimo… e devo dire che il risultato è stato perfino superiore alle aspettative! Questi dolcetti sono davvero particolari, hanno una consistenza morbida ma compatta e sono ricchi di sapori e di profumi antichi – infatti pare siano nati addirittura ai tempi dei Medici, e debbano il loro nome al fatto che venivano serviti nelle osterie ai cavalieri che si fermavano per rifocillarsi durante il cammino.
Io ho leggermente personalizzato la ricetta, scegliendo di aggiungere all’originale le scorzette di arancia candite, dosando la quantità di spezie in base ai miei gusti e utilizzando un classico lievito per dolci al posto dell’ammoniaca. La preparazione è molto semplice e altrettanto veloce: basta mescolare bene tutti gli ingredienti secchi, aggiungere uno sciroppo preparato con acqua, zucchero e vin santo e in ultimo unire il miele per amalgamare il tutto. Senza nemmeno far riposare l’impasto poi si può procedere a formare un filoncino da cui ricavare dei dischetti di pasta piuttosto spessi e il gioco è fatto. Veloci, profumati e dal carattere deciso, i cavallucci sono già entrati a far parte della mia lista dei biscottini da regalare per il prossimo Natale!Gli occhi di bue e i miei frollini di Natale… un anno dopo!
Eh sì, è passato un anno da quando ho aperto questo mio piccolo spazio virtuale!
Ad un anno esatto dal mio primo post ho scelto di riproporvi gli stessi biscotti, modificati solo un pochino rispetto all’anno scorso: ho aggiunto una puntina di lievito nella frolla, per renderla ancora più friabile, e ho aggiunto la farcitura al cioccolato negli occhi di bue.
D’altronde si sa, ci sono ricette che si evolvono insieme a noi, cambiano nelle sfumature pur restando punti fermi… un anno dopo l’altro!
Questa è una ricetta a cui tengo tanto, una di quelle che non cambieresti mai, di quelle che ogni Natale riutilizzo per confezionare regalini mangerecci, un po’ perché l’occhio di bue al cioccolato resta in cima alla classifica dei miei biscotti preferiti e un po’ perché anche un semplice biscottino di frolla, se si tratta di questa frolla, riesce ad essere davvero goloso ai massimi livelli!
Grazie a tutti voi che siete passati di qui in questo anno, per i sorrisi che mi avete regalato con i vostri commenti, grazie a chi ha provato le ricette, a chi mi ha dato consigli, idee, incoraggiamenti e anche a chi si è affacciato qui solo un attimo a sbirciare… grazie di cuore!La mia frolla in versione natalizia!
Ok, eccomi. Tanto comunque sono sempre a blaterare di ricette, dolci, biscotti e roba simile per cui tanto vale che scriva tutto quanto qui.
Se qualcuno vorrà provare le ricette, scrivermi le proprie impressioni, consigliarmi modifiche, restare un po’ su queste pagine a farmi compagnia non sarà che un piacere.
Nell’era 2.0 è quasi d’obbligo avere un ricettario on line, un piccolo archivio, un angolo del web che profumi di zucchero a velo!