Cake al germe di grano
Ormai sapete quanto ami fare colazione con dolci che siano leggeri e sani, che diano la giusta energia senza appesantire troppo! Questo dolce si prepara in un lampo, contiene pochi semplici ingredienti – in pratica quelli di un tradizionale plum-cake – ma è arricchito dal germe di grano, un alimento prezioso e non molto conosciuto.
A grandi linee possiamo dire che il chicco di frumento si compone di tre parti: la crusca- ricca di fibre, l’endosperma – ricco di carboidrati e proteine-, e il germe, che solitamente viene scartato durante la trasformazione del grano in farina in quanto la renderebbe più rapidamente deperibile (il germe di grano va infatti conservato in frigorifero dopo l’apertura).
I benefici di questo alimento sono molteplici in quanto è fonte di vitamine e anti ossidanti. E’ un alleato prezioso nella lotta ai radicali liberi e quindi ai danni procurati dal processo di invecchiamento, aiuta a mantenere la salute di pelle e capelli e combatte il colesterolo cattivo. Insomma, parliamo di un vero ‘super-food’ che gli esperti consumano di consumare ogni giorno. Io da quando l’ho scoperto ne aggiungo ogni mattina un cucchiaio ai miei cereali da colazione, e oltre a far bene alla salute vi garantisco che ha anche un sapore piacevolissimo! Così ho pensato di portarlo con me anche nelle colazioni un po’ più golose del weekend e ho deciso di preparare questo cake, partendo da una ricetta-base che ho nel ricettario da anni – e di cui mi scuso se non so più citare la fonte originaria – e sostituendo una parte delle polveri con questi preziosi fiocchi dorati.Torta salata all’indivia, ricotta e noci
In questo periodo ho riscoperto l’amore per le torte salate: sarà che fanno tanto primavera, adatte come sono per pic-nic e pranzi all’aperto, sarà che dopo la contro-recake mi era rimasta la voglia di infornare di nuovo una torta ripiena di formaggi e verdure… sarà soprattutto la voglia di sperimentare piatti unici vegetariani e leggeri che c’è in casa nostra in questo periodo: sta di fatto che lo scorso weekend per la sacra cena del venerdì sera – momento catartico che deve essere sempre adeguatamente apprezzato e festeggiato! – ho deciso di portare in tavola questa ricetta.
Per l’impasto di base ho voluto evitare pasta sfoglia o brisée e il loro elevato contenuto di burro, e ho preferito rispolverare la pasta usata nella Re-cake dello scorso maggio , leggera e semplicissima da fare.
Il ripieno è altrettanto veloce e facile da realizzare, bastano un po’ di ricotta, le noci e due cuori di indivia belga.
In un’ora scarsa -cottura compresa- potete preparare una cena sfiziosa per due o un ottimo aperitivo da gustare in compagnia!Insalata di farro con peperoni arrosto, primo sale e origano fresco
L’insalata di farro è uno dei piatti che preparo più spesso durante la bella stagione: ne esistono infinite varianti che in primavera ed estate sostituiscono le minestre invernali con legumi e verdure.
Il farro è un cereale prezioso, che oltre ad essere ricco di vitamine e sali minerali ha un alto potere saziante e contribuisce all’apporto di fibre utili per il mantenimento dell’equilibrio intestinale.
Abbinato a verdure, pesce, legumi oppure, come in questo caso, a una piccola porzione di formaggi magri, il farro diventa un piatto unico completo ed equilibrato.
Insieme ai peperoni e all’origano fresco per la mia insalata ho scelto il primo sale: si tratta di un formaggio magro, dal sapore delicato e dalla consistenza ideale per essere usato in questo tipo di piatti, ed è un alimento indicato anche per chi deve tenere sotto controllo il proprio livello di colesterolo.
Per capire esattamente che cos’è il primo sale, considerate che il primo prodotto che si ottiene dalla caseificazione del latte è la tuma, un formaggio fresco che deve essere consumato nell’arco di una settimana; la tuma viene poi messa sotto sale, e dopo un mese si ottiene, appunto, il primo sale, che può essere consumato così com’è oppure proseguire il suo percorso di stagionatura e trasformarsi in formaggio pecorino, semi-stagionato prima e stagionato poi.Ravioli agli asparagi con pesce spada, pinoli e uvetta
La pasta ripiena fatta in casa, si sa, fa subito festa. Richiede tempo, cura e dedizione e non è una di quelle cose che si possono preparare tutti i giorni, perciò ravioli e tortelli stavano in cima alla mia lista dei desideri da tempo.
Complici la primavera che è finalmente arrivata, gli asparagi che sono tornati a fare la loro comparsa sui banchi di fruttivendoli e supermercati e una domenica mattina libera da impegni, sono finalmente riuscita a mettere le mani in pasta e preparare un raviolo fatto su misura per me.
E’ vero, servono calma, pazienza e un po’ di tempo in più di quello richiesto da un comune primo piatto, ma volete mettere la soddisfazione?
Per i miei ravioli ho scelto un ripieno delicato a base di ricotta e asparagi; per accompagnarli ho preparato un condimento veloce: burro fuso, carpaccio di pesce spada e il binomio uvetta/pinoli che da tempo volevo sperimentare nella mia cucina. Neanche a dirlo, questa accoppiata è davvero infallibile, abbinata al pesce dà un tono molto mediterraneo alla ricetta e la rende ancora più golosa. La dolcezza dell’uvetta smorza il sapore deciso del pesce e crea un piacevole contrasto con la nota affumicata… provare per credere!