La torta più buona del mondo
Eccomi qua con il primo post dell’anno… e no, non è che improvvisamente sono stata colta da improbabili manie di grandezza! Questa torta si chiama proprio così: la torta più buona del mondo.
E’ stata la prima ricetta che ho voluto sperimentare del libro che mi sono auto-regolata lo scorso Natale, Dolci Hygge di Bronte Aurell. Anzi, per esser precisi la seconda, dato che ancora prima di acquistare il libro avevo provato le kanelbullar che Csaba aveva pubblicato sul suo blog, dopo averle a sua volta tratte da questo meraviglioso ricettario di dolci scandinavi. Le kanelbullar erano uscite perfette al primo colpo così ho deciso di farmi questo regalo e devo dire che solo sfogliandolo me ne sono letteralmente innamorata! Quindi preparatevi, sarà un 2018 molto hygge (speriamo!!) e sicuramente pieno di dolci danesi e norvegesi particolari, ricchi e golosi… proprio come questa torta. In effetti non è difficile capire il motivo per cui è stata battezzata così: in pratica si compone di una pasta burrosa preparata con farina, zucchero e soli tuorli, un’abbondante farcitura di crema chantilly e una meringa che resta friabile sopra e acquista una consistenza gommosa al centro – ammetto che quando ho letto ‘gommosa’ sul libro ero scettica, ma fidatevi, è un aggettivo che rivaluterete un sacco dopo aver assaggiato questo dolce, è come se la meringa si sciogliesse facendo da collante tra la crema e la pasta, una vera meraviglia! Per finire lamelle di mandorle tostate che danno un tocco di croccantezza ed ecco fatto! Provatela e vi accorgerete che se non è proprio la torta più buona del mondo… beh, sicuramente ci va molto vicino 😉Pandoro sfogliato con ganache al cioccolato bianco, arancia & rhum
Ebbene sì, questo è il terzo anno che preparo in casa il pandoro. Perchè se è bello celebrare le vecchie tradizioni con biscotti e cioccolatini, crearne di nuove, tutte mie, mi rende ancora più felice e soddisfatta.
A fine novembre, massimo i primi di dicembre, tiro fuori il mio fidato stampo e mi prendo una giornata per dedicarmi al mio lievitato natalzio preferito: Pandoro ha bisogno di essere assecondato nei suoi tempi di lievitazione e coccolato a dovere, senza fretta. Solitamente inizio intorno alle otto di mattina, dopo pranzo ho finito con le varie fasi di preparazione e verso l’ora di cena sono pronta per infornare. Trattandosi di un grande lievitato non si tratta poi di un sacrificio improponibile, anzi!
Ho pensato un bel po’ alla ricetta da scegliere per il mio pandoro di quest’anno, spulciando in rete e chiedendo consigli in giro, ma alla fine quella dell’anno scorso mi era piaciuta talmente tanto che ho voluto replicarla. Inizialmente avevo pensato di provarne una a lievitazione naturale ma poi, nonostante una super esperta in materia mi avesse offerto il suo lievito madre, non me la sono sentita di imbarcarmi nell’impresa dei rinfreschi che occorrono prima di procedere all’impasto vero e proprio… e comunque in generale sono dell’idea che certe cose non si possano improvvisare. Non ho mai gestito il lievito madre, non ho dimestichezza in questo campo quindi preferisco magari farmi le ossa durante l’anno e ripensarci a Natale 2018 😉Sandwich cookies speziati al caramello salato
Chiudiamo in bellezza la serie di biscotti natalizi con quelli proposti dal team Re-cake per il mese di dicembre 🙂 Si tratta addirittura di un doppio biscotto – o sandwich cookie per dirla all’inglese – composto da due dischi di frolla speziata al cacao e farcito con una crema mooolto golosa – per me un caramello ambrato, pannoso e leggermente salato!
Mi scuso fin da ora per l’aspetto non proprio impeccabile dei miei sandwich cookies ma capirete se vi dico che quando si hanno tra le mani biscottini cioccolatosi e caramello colante con cui farcirli la prima cosa che viene naturale fare é spalmare tutto alla bell’è meglio, scattare un paio di foto in velocità e affrettare il più possibile il momento dell’assaggio! 😉Leckerli
Continua la maratona di biscottini natalizi: se con i linzer cookies dello scorso post siamo andati in Austria, oggi invece ci spostiamo in Svizzera, e per la precisione a Basilea, città d’origine dei leckerli 🙂
Quando offro a qualcuno uno di questi biscottini, prima chiedo: ti piace il panforte? Perchè in effetti i sapori si assomigliano molto: spezie, miele e frutta secca sono presenti in gran quantità in entrambe le ricette, e si sa, con un mix del genere si ottiene un risultato che si può amare alla follia o sopportare a malapena.
Quindi vi avverto, i lekerli fanno per voi solo se amate i dolci dal gusto deciso, marcatamente speziati, profumati di miele e belli consistenti – restano infatti piuttosto duretti, quindi se siete del partito dei frollini che si sciolgono in bocca vi consiglio di astenervi. Se invece amate i biscotti di carattere e avete i denti buoni, accendete pure il forno e godetevi questo gemellaggio natalizio Siena-Basilea 😉