Pumpkin pie
Da diversi anni volevo provare questa ricetta: la vera pumpkin pie americana, quella che si porta in tavola per festeggiare il giorno del ringraziamento, dopo il tacchino ripieno.
La ricetta è ispirata a quella del Cucchiaio d’argento: un guscio di pasta brisè e un ripieno speziato a base di purea di zucca, panna, uova e spezie.
Il caso ha voluto che in questi giorni sia arrivata dall’orto una bella zucca violina, quindi la materia prima di qualità non mi è mancata. Ho cotto la zucca in forno e l’ho frullata; da una zucca intera ho ottenuto circa mezzo kg di purea, abbastanza per due torte di diametro 20 cm e una porzione di vellutata 🙂
Al posto dello zucchero di canna ho usato il mio amato muscovado, per accentuare i profumi delle spezie e per dare quel sentore di melassa che secondo me sta benissimo nei dolci autunnali come questo. Il contrasto tra il ripieno e il guscio di brisè dalla dolcezza appena accennata, il tocco avvolgente della panna che si sposa con la cannella e la noce moscata e rende il gusto più rotondo… ho amato tutto di questa torta. E mi sono riproposta di provare anche l’altra famosa pie americana, quella di mele! Ma procediamo una ricetta alla volta: intanto vi lascio questa, così avrete tempo di testarla (e innamorarvene!) prima del Thanksgiving.Crostata con crema di nocciole & cioccolato
Questa crostata nella sua semplicità è davvero irresistibile, si è conquistata un posto sul podio della mia personale classifica dei dolci preferiti fin dal primo morso! Una frolla al burro classica, farcita abbondantemente con la crema spalmabile fatta in casa di cui vi parlavo in questo post: niente di più facile, eppure il gusto è davvero favoloso e la consistenza rimane perfetta giorno dopo giorno, con il ripieno che resta morbido e la pasta fragrante.
Per la frolla stavolta ho usato il metodo classico e non il sablè. Mentre per i biscotti solitamente parto sbriciolando il burro freddo fatto a dadini con le polveri e poi aggiungo l’uovo alla fine, per le basi delle torte preferisco partire lavorando il burro con le uova e lo zucchero, unendo la farina in ultimo. In questo modo riesco a lavorare meglio l’impasto e a creare dei decori più carini esteticamente – anche se in questo caso, lo ammetto, le strisce perfette che vedete non le ho fatte a mano ma servendomi di un attrezzino molto furbo, che trovate qui. 🙂Biscotti muscovado e farina di riso
Vi ripropongo questo post di qualche anno fa perchè questi biscottini sono veramente buonissimi e al tempo stesso sani sani e leggeri. Da ormai cinque anni stanno in cima alla classifica dei dolcetti che preparo più spesso per la colazione quotidiana, insieme alle gemme vegane e ai vegan cookies. Ho aggiornato le foto sperando che queste rendano meglio l’idea della consistenza (e spero anche della bontà) di questi biscotti rustici e dal sapore davvero caratteristico.
Durante le vacanze di Natale ho trovato, in un mercatino equo e solidale, il famigerato zucchero muscovado: integrale, non raffinato, leggermente più umido dello zucchero normale.
Volevo usarlo per fare un pan di spezie (l’ho acquistato in coppia con una bustina di zenzero in polvere) ma poi il progetto è rimasto nel cassetto.
Così, quando ho deciso di fare dei biscotti sani da poter mangiare quotidianamente a colazione, ho tirato fuori il pacchettino dalla dispensa per testare questo nuovo tipo di zucchero.
Ed è stato proprio lui a dare a questi biscottini una marcia in più, insieme alla farina di riso, che ultimamente utilizzo spesso perché dà una consistenza e un profumo molto particolari.
Un po’ di frutta secca per dare un tocco goloso e il gioco è fatto. Sono ottimi anche con mirtilli disidratati al posto di mandorle e nocciole!Brioche sfogliate alla crema
Quando ho visto queste brioche sul blog di Terry mi è subito venuta voglia di rifarle. Amo la pasta brioche e se sfogliata con il burro la trovo irresistibile! Poi ho visto il post di Elena e mi sono convinta ancora di più che questa ricetta non dovevo farmela scappare!
Ecco quindi la mia versione: una pasta brioche sfogliata, ripiena di crema pasticcera e gocce di cioccolato, arrotolata e tagliata in tante piccole girelle. Che poi tanto piccole non sono a dire il vero, una di queste è una colazione bella abbondante! 😉
Le dosi sono generose: io ho ricavato sedici girelle, ne ho cotte otto separate sulla placca del forno e con le altre otto ho composto una specie di torta di rose, disponendole a corona in una teglia tonda.
Le foto parlano da sole, vi basterà un’occhiata per capire quanto queste brioche siano soffici e golose! Il procedimento non è difficile, solo un po’ lungo, ma ne vale la pena!
Come ogni lievitato, vi consiglio di congelarle quando sono belle fresche, possibilmente lo stesso giorno in cui le sfornate, di tirarle fuori dal congelatore la sera prima e passarle cinque minuti nel forno a bassa temperatura per farle rinvenire e gustarle tiepide a colazione.
Ringrazio anche e soprattutto Valentina, la prima autrice di questa ricetta, che l’ha condivisa sul suo blog durante il lockdown. Come ha scritto lei, sperimentare insieme nuove ricette è fonte di conforto e gratitudine. Spero, nel mio piccolo, di contribuire a mantenere in moto questo circolo virtuoso che sa regalarci qualche momento di gioia e leggerezza anche in tempi non facili come questi.Se cerchi altre ricette di lievitati da colazione sul blog puoi trovare i croissant sfogliati di Montersino, le brioches danesi alla crema e le kanelbullar.