Ravioli agli agretti con burro e nocciole
E’ passato diverso tempo dall’ultimo post, devo ammettere che l’arrivo della bella stagione mi ha catapultata in un periodo di pigrizia estrema e totale assenza di ispirazione soprattutto riguardo alle foto da scattare per il blog… non che abbia smesso di cucinare, anzi. Semplicemente avevo il bisogno di ritirarmi nella mia cucina, prendermi del tempo per testare nuovi ingredienti e restare un po’ off-line. In particolare la scorsa settimana, dopo qualche giornata dall’umore non proprio brillantissimo, sono andata al supermercato e ho deciso che avrei fatto una bella spesa creativa ispirata alla primavera: non mi sono portata nessuna lista da seguire, ho solo riempito il carrello con i prodotti che mi ispiravano di più sul momento. Quindi: diversi tipi di farine biologiche con cui mi sono ripromessa di preparare dei panini, tantissime verdure di stagione che non devono mai mancare a tavola, qualche ingrediente etnico, come la famigerata thaina che volevo provare da una vita – ebbene sì, ho preparato l’hummus per la prima volta ed è stato amore a prima vista. Come avrete intuito, tra le verdure finite nel carrello c’erano anche gli agretti. Confesso che non li avevo mai assaggiati prima, ma dopo averli visti in molte ricette pubblicate su vari blog e aver scoperto quanto siano benefici per la salute – sono ricchi di fibre, vitamine e sali minerali – non potevo non portarmeli a casa. Li ho sperimentati in vari modi: prima semplicemente sbollentati e conditi per assaggiarne il sapore al naturale, poi come farcia per i fagottini di crepes (che alcuni di voi avranno visto su instagram) e infine mescolati alla ricotta nel ripieno di questi ravioli. Come condimento ho scelto semplicemente burro fuso, una spolverata di formaggio e la nota croccante e golosa delle nocciole tostate, in modo da non coprire il sapore delicato e fresco della ricotta e delle erbette. Altra new entry nella mia cucina è lo stampo che vedete in foto che devo dire è un ottimo alleato per preparare velocemente i ravioli, basterà infarinarlo bene prima di utilizzarlo, premere forte sulle zigrinature con il mattarello e vi farà risparmiare tempo e fatica.
A questo punto vi lascio alla ricetta… considerate che con queste dosi otterrete una quarantina di ravioli, quindi quattro porzioni da servire come primo piatto.Focaccine ripiene ai formaggi – recake#22 inspired
Queste focaccine ripiene ai formaggi sono state ispirate dalla recake di marzo: i flaounes, degli scrigni di pasta lievitata ripieni di formaggi, menta e uvetta tipici della tradizione pasquale cipriota. Per quanto mi incuriosisse l’idea di replicare fedelmente la ricetta proposta, sapevo già che menta e uvetta non avrebbero riscosso consensi in casa mia, quindi ho preferito realizzare una variante semplificata, priva di accostamenti azzardati, riprendendo la ricetta dell’impasto base e adattando quella della farcia ad un gusto più tradizionale… devo dire che il risultato ha decisamente superato ogni aspettativa!
Oltre ad essere fragranti e saporite appena sfornate, le focaccine sono rimaste croccantissime all’esterno anche il giorno dopo e la farcia è risultata perfetta, nè troppo umida nè troppo asciutta, soffice e con una bella crosticina dorata in superificie. La ricetta non presenta particolari difficoltà e non richiede attrezzature particolari: per tenere in forma le focaccine potrete usare una teglia da muffin con le cavità poco profonde oppure dei semplici stampi rotondi da tartelletta- i miei, che vedete in foto, sono di 10 cm di diametro e circa 2,5 cm di altezza.
Io ho servito le mie focaccine accompagnate a un tagliere di salumi: così saranno perfette come antipasto, per una cena informale o per essere infilate in un cestino da pic-nic. Nel caso voi siate più temerari di me e abbiate voglia di sperimentare sapori nuovi e più esotici vi lascio comunque la locandina della recake in fondo al post con la ricetta dei flaounes originali 😉Minestra di semolino con funghi e nocciole
La ricetta di oggi è nata in una domenica mattina nuvolosa, una di quelle in cui ho voglia soltanto di restare a casa e lasciar passare il tempo lentamente, godendomi una buona lettura, preparando provviste per la settimana o sperimentando una nuova ricetta. Così domenica scorsa tra un giornale da sfogliare e un pandoro sfornato – che qui già ci si inizia a preparare per il Natale, e la questione ‘perfezionamento pandoro’ è rimasta in sospeso dallo scorso anno – mi sono ritrovata all’una di pomeriggio senza nulla di pronto per pranzo e con la voglia di un piatto caldo, sostanzioso ma non pesante, originale ma da poter preparare con quello che avevo in dispensa, fatto con cura ma in tempi brevi… beh, questa minestra è riuscita a soddisfare tutte le mie esigenze!
Vi basterà preparare una crema di semolino al latte, spadellare i funghi con le nocciole e il gioco è fatto.
Con pochi accorgimenti e gli aromi giusti otterrete un piatto delicato e molto sfizioso: io l’ho servito come piatto unico, ma in porzioni ridotte può essere anche un ottimo antipasto, da tener presente soprattutto in vista delle imminenti feste natalizie 😉Orzotto zucchine & pecorino
L’orzo è uno dei cereali che amo di più: sazia tantissimo, non scuoce mai, ha una bella consistenza ed è estremamente versatile: lo si può utilizzare nelle minestre, nelle insalate oppure per preparare l’orzotto con le verdure di stagione.
Come dice il nome, l’orzotto è parente stretto del risotto: il procedimento è lo stesso, cambiano solo la materia prima e il tempo di cottura, che è leggermente più lungo: otterrete un piatto un po’ meno cremoso del risotto tradizionale, ma più rustico e saporito.
Tra tutte le varianti che ho sperimentato questa resta la mia preferita: un po’ di cipolla rossa, zucchine e cubetti e per finire qualche dadino di pecorino semi stagionato che si scioglierà leggermente, ma non completamente, durante la mantecatura.