• crema di cereali macrobiotica
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    Crema di cereali in chicco

    La colazione che vi propongo oggi è un po’ diversa da quelle che posto di solito, e in generale da quella che siamo abituati a consumare: a casa o al bar solitamente la scelta cade su biscotti, torte, prodotti lievitati oppure, se si vuole stare più leggeri, latte e fiocchi di cereali.

    La ricetta di oggi invece prevede dei cerali integrali in chicco cotti in latte vegetale e acqua, arricchiti da frutta secca e disidratata, semi, spezie e un po’ di malto di riso per dolcificare. Il tutto secondo i dettami della macrobiotica, un tipo di filosofia alimentare che ho iniziato a studiare durante il primo lockdown e che sto sperimentando sempre più spesso nella mia cucina.

    Spiegato in maniera approssimativa, la macrobiotica si basa su alcuni concetti già presenti in medicina cinese e nella dottrina olistica: i cibi vengono scelti, abbinati e cucinati in base alle loro proprietà energetiche, nell’intento di creare piatti ben bilanciati che aiutino l’intero organismo a raggiungere l’equilibrio tra yin e yang. Sempre molto a grandi linee, possiamo immaginare lo yin come una forza legata alla materia, alla terra, all’interiorità e alla concentrazione, mentre lo yang rappresenta un’energia non sostanziale, che tende all’espansione, proiettata verso l’esterno. Entrambe le forze sono necessarie al benessere, e in quanto complementari devono essere ben bilanciate tra loro.

    Ecco quindi che i cibi ‘estremi’ come alcolici, zucchero, cerali raffinati, latticini, carni rosse, caffè, verranno aboliti o comunque consumati in piccole quantità e poche volte al mese, mentre si preferiranno cibi più ‘equilibrati’ come legumi, semi oleosi, frutta secca e verdure. I cereali vengono utilizzati in chicco, nella loro interezza, per mantenere la loro energia vitale contenuta nel germe che invece andrebbe persa se si macinassero per ottenerne delle farine. La lunga cottura di questa crema è ideale nella stagione fredda perché potenzia la parte calda – yang – degli ingredienti.

    Il dolcificante potrebbe anche essere omesso dalla ricetta, io l’ho messo per una questione di gusto – essendo abituata a colazioni piuttosto dolci faccio fatica a farne a meno – e ho scelto il malto di riso perché tra i vari sciroppi e zuccheri ‘alternativi’ è quello che ha un minore impatto sul picco glicemico, facendolo alzare gradualmente e quindi permettendo di mantenere più a lungo il senso di sazietà senza sentire il famigerato ‘buco allo stomaco’ a metà mattinata.  

    Perdonate il linguaggio approssimativo, non sono un medico né un’operatrice olistica, ma spero di avervi incuriosito almeno un po’ dato che io mi sto trovando bene con questo nuovo tipo di cucina e mi piace affiancarlo a quella tradizionale, in modo da sentirmi più leggera e fare un passo in più verso l’equilibrio, anche se sono ancora lontana dal seguire in modo assiduo i dettami della macrobiotica. Quello che posso garantirvi è una colazione bella sostanziosa, molto saziante, e dal gusto piacevole, sicuramente non golosa quanto un croissant o una fetta di torta ma comunque valida se si vuole provare qualcosa di più leggero e privo di grassi saturi, farine raffinate e ingredienti poco salutari. 

    Se avete trovato il post interessante, vi ricordo anche la ricetta della crema budwig, più adatta alla stagione estiva ma altrettanto bilanciata e dalle eccellenti proprietà nutritive.

  • biscotti farro cioccolato
    biscotti,  cioccolato,  colazione,  highlights

    Biscotti al farro & cioccolato

    Finalmente torniamo a parlare di biscotti! Quelli di oggi hanno tutte le caratteristiche che piacciono a me: sono rustici, sostanziosi, golosi ma non stucchevoli… del resto non poteva essere altrimenti, la ricetta l’ho pensata e calibrata proprio in base alle mie esigenze in fatto di colazione!

    Ho preparato questi cookies giganti con farina di farro di tipo 1, zucchero di canna e cacao amaro, non ho usato burro ma olio di riso e li ho arricchiti con gocce di cioccolato fondente. E poi ho scelto una taglia extra large perché mi piaceva l’idea che fossero belli grandi e cicciottelli!

    Sono semplici e veloci da preparare perché l’impasto non deve riposare: appena gli ingredienti saranno amalgamati potrete stendere il composto con il mattarello su un foglio di carta forno, ritagliare le formine e infornare. Quindici minuti (venti, se come me fate dei biscottoni giganti!) ed ecco pronta la colazione.
    Particolarmente consigliati a chi ama i biscotti dalla trama ruvida, dalla consistenza croccante e ricchi di cioccolato!

  • canederli allo speck
    highlights,  piatti della tradizione,  piatto unico,  primi piatti

    Canederli allo speck

    A quanto pare l’anno nuovo ha portato aria di novità qui sul blog: questa è la terza ricetta salata di fila che vi propongo! Presto torneranno anche i miei amati biscotti da colazione e le torte, ma sto sperimentando tanti piatti nuovi e mi sto appassionando a fotografare anche i salati e quindi… eccoci qua oggi con un bel piatto di canederli!

    Da me in Toscana questo piatto non è molto popolare o diffuso, quindi ho dovuto aspettare una vacanza sulle Dolomiti, qualche anno fa, per assaggiare i canederli allo speck.  In realtà anche da noi si trovano in qualche supermercato,  ma ovviamente ho preferito assaggiare direttamente gli originali nel loro paese natio piuttosto che acquistarne di precotti.

    L’aspettativa è stata ampiamente ripagata:  mi ricordo benissimo il primo assaggio, quel sapore intenso, la consistenza bella corposa, il burro fuso e il formaggio grattugiato a fare da contorno… ho adorato da subito questo piatto, e subito ho capito che la mia versione preferita è quella asciutta, senza brodo, e con lo speck all’interno. Buoni anche quelli verdi con le erbette e quelli fucsia alla barbabietola, ma i classici allo speck per me vincono a mani basse!

    Ammetto che prepararli ha richiesto vari tentativi e aggiustamenti delle dosi, soprattutto la cottura potrebbe darvi qualche problema a seconda del tipo di pane che avete usato. Il mio consiglio è di procedere per gradi, bollire un canederlo, vedere se sta insieme ed eventualmente aggiungere ulteriore farina all’impasto. In ogni caso io ho bollito al massimo 2/3 canederli alla volta e ad un bollore non troppo forte per evitare che si scontrassero tra loro, rovinandosi. Servirà un po’ di pazienza ma ne vale assolutamente la pena: porterete in tavola un piatto tradizionale goloso, sostanzioso e ricco!

  • antipasti,  aperitivo,  highlights,  piatto unico,  vegetariano

    Sofficini home made

    Oggi vi racconto come preparare in casa in modo veloce e semplice i sofficini alla pizzaiola, ripieni di mozzarella e pomodoro.

    Subito due disclaimer importanti: primo, la ricetta non è mia, ma è tratta dal blog A tutta cucina; l’avevo adocchiata e replicata con successo anni fa e mi ero subito riproposta di pubblicarla perché  mi ero trovata benissimo con le dosi e il procedimento. 

    Secondo, avrei voluto iniziare il post scrivendo: ‘chi non ha assaggiato almeno una volta i famosi Sofficini surgelati?’ ma poi avrei dovuto rispondere: ‘IO’.
    Ebbene sì, avete davanti a voi una figlia degli anni ’80 a cui non sono mai stati propinati (grazie al cielo!) piatti pronti  comprati al supermercato e scongelati. A casa mia si mangiavano cose semplici ma sempre cucinate in casa e i cibi precotti  non erano affatto popolari. Forse è per questo che anche da grande ho portato avanti l’abitudine di auto produrre il più possibile il cibo che metto in tavola.

    Ma dato che i sofficini sono famosi per la loro golosità la curiosità di assaggiarli era venuta anche a me e quindi ho scelto la strada che mi è più congeniale: cucinarli da zero, con questa semplice e collaudata ricetta!

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