Torta senza cottura di meringa, ricotta & pistacchio
Luglio: l’estate è finalmente esplosa, il termometro sale ben oltre i trenta gradi e accendere il forno diventa improponibile… ma non per questo si deve per forza rinunciare a un dolcino fatto in casa! Questa torta senza cottura è il dessert perfetto per i mesi estivi: una sorta di cheese cake con la classica base di biscotti sbriciolati e burro ma con una crema molto particolare realizzata con panna, ricotta e albumi montati a neve e pastorizzati.
La ricetta è di Imma del blog Dolci a go go – trovate l’originale a questo link – e tutto suo è il merito di aver scoperto la combo perfetta: meringa, ricotta e pistacchio. L’equilibrio dei gusti è davvero favoloso e la consistenza della crema risulta leggerissima e spumosa – più simile a quella di una mousse che a quella di una tradizionale cheese cake.
Io ho usato la pasta di pistacchio al naturale che ormai si trova facilmente nei supermercati più forniti, vi consiglio di fare altrettanto e scegliere un prodotto non dolcificato, che vi permetta di sentire il gusto della frutta secca senza eccedere in dolcezza. Se preferite, potete utilizzare del burro di nocciole o di mandorle e preparare la torta con la frutta secca più vi piace.Torta alle mandorle e nocciole senza glutine
La torta di oggi è davvero una di quelle ricette furbe, che quando le scopri non le lasci più. Un dolce da colazione completamente grain free goloso e sostanzioso, per cui vi basteranno solo quattro ingredienti: nocciole, mandorle, uova e zucchero. Sembra impossibile che una torta così semplice sia anche tanto buona, ma vi assicuro che se la proverete non potrete non amarla. Io ho già in mente una versione da fine pasto, con una guarnizione di panna montata appena zuccherata e frutta fresca che la renderebbe un dessert perfetto per ogni occasione. Intanto però cominciamo dalla ricetta base 😉
Mi piacerebbe tanto dirvi che questa torta è tutta farina del mio sacco, ma in realtà l’ho copiata pari pari dalla suocera che me l’ha preparata una domenica a pranzo e che ha anche gentilmente fornito la ricetta. Le mie uniche modifiche sono state diminuire leggermente la quantità di zucchero e usare una teglia di diametro 20 anzichè 23: la prima perchè non amo i dolci ‘troppo dolci’, la seconda perchè mi piacciono le torte che restano un po’ umide al centro (tipo la carrot cake per intendersi). Se voi preferite una torta più asciutta e più dolce usate lo stampo più grande e aumentate lo zucchero a 250 gr.Naked cake ai fichi secchi, noci e rosmarino
Se siete ancora in cerca di idee su come concludere il pranzo di Natale la naked cake di oggi potrebbe essere quello che fa per voi: un dolce facile da preparare ma molto d’effetto, perchè anche se sostanzialmente si tratta di un semplice pan di spagna farcito l’uso del rosmarino, dei fichi secchi e delle noci lo rende particolare nel gusto e anche carino da presentare.
E’ nata perchè avrei dovuto portare il dessert ad una cena, e volevo qualcosa che fosse ricco ma non stucchevole, godurioso ma non pesante. Avevo preparato dei biscotti qualche giorno prima utilizzando il trittico fichi-noci-rosmarino ed erano stati molto apprezzati, perciò da lì ho preso l’ispirazione per la scelta degli ingredienti. Ho iniziato preparando tre dischi di pan di spagna alle noci, con pezzetti di fichi secchi all’interno e quache aghetto di rosmarino qua e là, e poi ho farcito con quella che io chiamo è la crema-Camillone: mascarpone, panna e zucchero a velo. Una spennellata di rum sul disco di pasta centrale a completare il quadro ed ecco fatta questa naked cake profumata, ricca, forse solo vagamente natalizia ma decisamente adatta ai giorni di festa che ci aspettano 🙂Stelline di marzapane alla cannella – Zimtsterne
La rassegna dei dolci natalizi comincia ufficialmente con queste stelline di marzapane che profumano di cannella: le Zimsterne, biscottini tipici dei paesi del Nord Europa. La cosa che amo di più di questi dolcetti è che sono facilissimi da impastare e si infornano subito, senza bisogno di far riposare l’impasto, mentre la fase più laboriosa e lenta è quella del glassaggio. Ogni stellina va ricoperta con la sua bella glassa bianca e poi, se si vuole, decorata con confettini argento o oro. Francamente poche cose mi rilassano come accendere le lucine natalizie e decorare biscottini, meglio ancora se in compagnia… quindi il mio consiglio è di procurarvi tutti gli ingredienti e poi, alla prima giornata piovosa e grigia che vi capita di avere libera, mettervi all’opera insieme ai vostri cari. Sarete ripagati da tanta dolcezza e dal profumo di Natale che si spanderà per tutta la casa!
A dire il vero avevo già provato le zimsterne due anni fa, ma nel frattempo ho perfezionato la ricetta e scattato foto più carine – diciamo che questo post annulla e sostituisce il precedente 😉 I consigli più importanti che mi sento di darvi riguardano lo spessore a cui stendere l’impasto che dovrà essere di un centimetro circa, ovvero più alto di quello che si usa di solito per i biscotti, proprio perchè le zimtsterne devono restare morbide e non dovranno diventare croccanti nè friabili; seconda cosa, non cuocetele troppo: 10′ a 150° per delle stelline della grandezza che vedete in foto saranno sufficienti; dovrete sfornarle ancora chiare e morbide, altrimenti diventeranno troppo secche e non avranno più quella consistenza simile a marzapane che le caratterizza. Inoltre, io ho usato acqua calda per stemperare lo zucchero a velo della glassa e non l’albume come indicato nella ricetta originale; preferisco evitare l’utilizzo dell’albume crudo seppur in una quantità così limitata. Le stelline saranno un po’ meno lisce e lucide, ma comunque carine, e la vostra salute non correrà alcun rischio. Dato che questi biscottini sono perfetti anche come regalo natalizio, rischiare è ancora più sconsigliato 🙂
[La ricetta è tratta dal libro Regali Golosi di Sigrid Verbert, che io vi consiglio spassionatamente, soprattutto in questo periodo dell’anno in cui le idee per i regalini mangerecci non bastano mai!]