Cantucci mandorle e cioccolato… con la giusta consistenza!
Come vi dicevo in questo post, i cantucci sono un tipo di biscotto che preparo molto spesso: sono veloci da fare, si mantengono per diversi giorni e accontentano i gusti di tutti.
Ne ho sperimentate varie versioni e nonostante sia sempre rimasta soddisfatta a livello di gusto, fino a ieri non ero ancora riuscita a trovare il cantuccino dalla trama perfetta: inevitabilmente i miei uscivano troppo duri, troppo secchi, e se provavo a diminuire i tempi di cottura restavano leggermente gommosi all’interno.
Tutto questo finché, finalmente, ho capito il segreto per ottenere il cantuccio perfetto, quello dalla consistenza croccante ma friabile, bello tosto al morso ma non spacca-denti, con la grana sottile e asciutta, capace di impregnarsi al massimo se lo inzuppi nel vin santo restando però compatto, senza che un pezzo di biscotto cada miseramente nel bicchiere: la seconda cottura, quella era sempre stata il mio punto debole!
Solitamente cuocevo i cantucci a 180° per una ventina di minuti più altri 10/15 dopo averli tagliati; ieri mattina invece, grazie al mio librone del Cucchiaio d’Argento, ho scoperto e testato un metodo di cottura diverso: i primi venti minuti ho infornato a 200° e poi ho proseguito la cottura a una temperatura molto più bassa – 125°- per tre quarti d’ora.
Forse per molti sarà scontato, ma per me si è accesa la lucina: ho finalmente capito per quale motivo i miei cantucci passavano da gommosi a secchi senza trovare mai la giusta consistenza: in pratica la seconda cottura non serve propriamente a cuocere di nuovo il biscotto, piuttosto ad asciugarlo completamente, in modo lento e delicato, senza indurirlo troppo.Challah con noci e albicocche – Re-Cake #10
Re-cake è un progetto che unisce molte amanti della cucina, siano esse blogger o meno: ogni mese le admin propongono una ricetta che si può personalizzare (senza stravolgerla troppo!), ispirata alla tradizione italiana oppure importata da un paese straniero, e a fine mese viene premiata la versione più originale e meglio riuscita.
La prima ricetta re-cake del 2016 è di origine ebraica: si tratta del challah, un pane che viene solitamente servito in occasione dello shabbat. Solitamente il challah è a forma di treccia, ma può essere modellato in vari modi, e lo si può preparare sia in versione dolce che salata.Cantucci noci & arancia
Tra i biscotti dell’ultimo momento- quelli da preparare la sera, al rientro dal lavoro, per mettere velocemente in tavola qualcosa da sgranocchiare con il caffè o per la colazione della mattina – i cantucci sono quelli che preparo più spesso. Si conservano bene, si fanno in un baleno (e senza sporcare troppo, cosa di non poca importanza!) e sono ottimi anche infilati in borsa, avvolti in un pezzettino di stagnola, come spezza-fame in ufficio o come snack energetico prima della palestra.
Ovviamente, in questo periodo possono essere adeguatamente insacchettati e trasformarsi in un dolce pensierino natalizio!
Sto cercando da tempo immemore la ricetta perfetta per preparare dei cantuccini un pochino più morbidi di questi – a proposito, voi che passate di qui: si accettano suggerimenti!
Questa ricetta qui, ad esser sincera, mi convince solo nella versione spacca-denti, ovvero cottura lunghissima e croccantezza al limite dell’autolesionismo (cosa che si sa, a me non dispiace, ma non tutti apprezzano). Ho provato a diminuire un po’ i tempi di cottura ma così facendo la pasta resta un po’ gommosetta. Insomma, preparate questi biscottini solo se i vostri denti sono in grado di reggere il colpo 🙂 *
Una volta mi sono persino concessa una versione burrosa, ma non l’ho preferita a questa. Il sapore secondo me non ne guadagnava e non valeva la pena di sacrificare uno degli aspetti che rende questa una delle ricette che uso più di frequente: a parte la frutta secca, questi biscottini non hanno grassi aggiunti, niente burro né olio, solo zucchero, uova e farina!
La versione che sforno più spesso è a base di mandorle e anice, ma vista la stagione stavolta ho scelto profumi e sapori più invernali e natalizi: noci, arancia e un pizzico di cannella.Barrette al cocco e farina di avena
Sempre più spesso, ascoltando i consigli di nutrizionisti e dietologi o semplicemente leggendo le riviste specializzate in alimentazione e salute, ci sentiamo dire che l’ideale per mantenersi in forma è consumare non tre pasti al giorno, bensì cinque – i tre principali più uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio.
Mangiate poco e spesso: ecco la raccomandazione che ci sentiamo fare continuamente da qualche anno a questa parte.
Personalmente ho seguito questo consiglio per lungo tempo, mangiando frutta a metà mattinata e uno snack a metà pomeriggio; lo facevo sempre, era diventata un’abitudine consolidata.
Adesso a dire il vero ricorro agli spuntini solo ogni tanto, quando per vari motivi l’orario dei pasti slitta un po’ troppo in avanti o semplicemente nelle giornate più impegnative in cui sento che ho le pile scariche e devo di immagazzinare un po’ di energie… la cosa di cui sono sempre più convinta è che riguardo alla dieta non ci siano regole fisse da seguire, tranne una: imparare ad ascoltare i bisogni del proprio corpo e soddisfarli di volta in volta, senza seguire tabelle di marcia precise ma scegliendo sempre alimenti diversi tra loro e il meno lavorati possibile.
In realtà dopo aver provato tante diete diverse e cambiato varie volte abitudini alimentari la sola cosa a cui ambisco davvero è riuscire a mangiare di tutto e autoprodurre il più possibile, eliminando non gli alimenti in base alla categoria a cui appartengono (carne, pesce, latticini, ecc.) ma in base alla loro provenienza: industriale no, fatto in casa (o artigianalmente) sì.
Sarebbe bello riuscirci, vero?
Certo, il proposito al giorno d’oggi suona estremo, e come ogni estremismo è impossibile da attuare fino in fondo – almeno per me. Ma tanto per iniziare ho smesso di comprare le barrette ai cereali spezza-fame e me ne sono preparata una fatta in casa, su misura per i miei gusti. Ci vogliono cinque minuti cinque, ve lo assicuro.
Se siete degli adepti della setta dei cinque spuntini – o semplicemente vi capita di avere qualche attacco di fame durante la giornata – avere una di queste barrette a portata di mano vi rimetterà in pace con il mondo. E volete mettere la soddisfazione di averle preparate voi?