Millefoglie con crema chantilly & gocce di cioccolato
Sarà che sono nata negli anni ’80, ma per me il millefoglie è e rimarrà sempre il dolce della festa: il dolce dei compleanni, delle grandi occasioni, il classico intramontabile che non ha bisogno di alcuna rivisitazione perchè è perfetto così com’è. Mio malgrado mi sono resa conto che negli ultimi anni è spesso soppiantato da pan di spagna farciti o improbabili torte rivestite di pasta di zucchero, e anche nei banconi delle pasticcerie è raro trovarlo esposto, sia in versione torta che come mignon. Questo quindi è il mio tributo a quello che per me è il re dei dolci: Sua Maestà il millefoglie, rigorosamente farcito con crema chantilly e gocce di cioccolato. Prepararlo in casa è un po’ laborioso, ma non difficile: il bello è che potete portarvi avanti nella preparazione della sfoglia con largo anticipo – se ad esempio voleste portarlo in tavola durante le feste di Natale, potete preparare dei panetti già adesso e conservarli in congelatore. Proprio perchè la sfoglia home made richiede un po’ di tempo ma si mantiene per mesi, vi consiglio di prepararla con dosi maggiori;potrete dividerla in panetti da congelare e utilizzare anche per altri dolcetti, magari mignon come questi, oppure per preparare grissini, pizzette o voul au vent. Riguardo al millefoglie invece, basterà spianare e cuocere tre dischi separatamente per poi farcirli con la chantilly all’italiana, che altro non è che un mix di panna montata e crema pasticcera; qualche ciuffetto di decorazione, una spolverata di zucchero a velo ed ecco pronto da portare in tavola un dessert delizioso, che piacerà sicuramente a tutti!
Besan Ladoo ai pistacchi
Probabilmente molti di voi non avranno mai sentito nominare i ladoo (o laddu) indiani. Io stessa li ho scoperti solo poche settimane fa – grazie a questo post su instagram – e devo dire che mi hanno subito incuriosita moltissimo, sia per l’utilizzo della farina di ceci – un ingrediente che ultimamente utilizzo spesso, e che apprezzo sia per il sapore sia per il suo apporto di proteine vegetali che cerco di integrare sempre di più nella mia dieta – sia per la presenza di un ingrediente per me nuovo: il ghee.
Il ghee – o burro chiarificato – si ottiene facendo fondere il burro e togliendo con una schiumarola la parte che affiora in superficie: vengono così rimosse le proetine, la parte acquosa e la caseina. I vantaggi del ghee rispetto al burro classico sono molteplici: innanzitutto ha un punto di fumo più alto quindi può essere utilizzato per friggere e far dorare i cibi senza il rischio che si sviluppino sostanze nocive; inoltre è privo di lattosio e quindi adatto anche agli intolleranti. Ma soprattutto il ghee è un ingrediente molto più salutare del burro tradizionale: è ricco di di vitamine e di acido burritico, che favorisce la digestione e la buona salute dell’intestino; ha proprietà antiossidanti e aiuta a proteggere l’apparato cardiovascolare e a tenere bassi i livelli di colesterolo. Non a caso in oriente è considerato un ingrediente preziosissimo: la medicina ayurvedica gli riconosce da sempre proprietà depurative e antinfiammatorie, e nella cucina indiana viene spesso utlizzato in abbinamento alle spezie perchè è in grado di veicolare al meglio le sostanze benefiche che queste contengono.New York cheese cake al cioccolato bianco & fragole
La cheese cake per me è un classico della primavera: primo, perchè con le fragole fresche l’abbinamento è tanto scontato quanto perfetto; secondo, perchè è il dolce ideale da portare a pic nic e scampagnate, in grado di sopportare qualche ora fuori dal frigo senza squagliarsi ma al tempo stesso molto più cremoso e invitante di una semplice crostata o torta da forno.
La mia ricetta storica, che uso da anni e che colpevolmente manca da queste pagine (devo rimediare!) è ottima in quanto a sapore ma ha sempre avuto un aspetto poco invitante: bassina, pallida, con uno strato di crema al formaggio alto appena due o tre centimentri.
Per moltissimo tempo ho cercato la ricetta giusta per una cheese cake che rimanesse bella alta, senza sgonfiarsi dopo la cottura, con un impasto che si presentasse leggero e soffice, insomma una new york cheese cake degna di questo nome. Ci sono voluti davvero molti tentativi prima di ritenermi soddisfatta, ma dopo torte che durante la cottura sembravano favolose e poi si ‘sedevano’ miseramente appena sfornate, altre rimaste troppo asciutte e pesanti al palato, altre ancora con basi improbabili che si sbriciolavano all’affondare del coltello rendendo la fetta impresentabile, mi sono imbattuta nella ricetta di Tania: semplice da preparare e perfetta nel risultato!Mini-Pavlova ai frutti rossi
Se devo essere sincera, ho deciso di preparare la pavlova principalmente per il suo aspetto esteriore. L’ho sempre trovata bellissima, uno di quei dolci dall’aspetto incredibilmente chic, elegantissimi da portare a tavola che già al primo sguardo fanno fare un figurone a chi li ha preparati. Sul sapore, bhè, pensavo che sarei andata sul sicuro, sul classico, sul già conosciuto: meringa, panna, frutta – tutti gusti piuttosto prevedibili e forse anche un filino troppo stucchevoli per una come me che non ama i dolci ‘troppo dolci’.
E invece.
Avevo appena finito di immortalare questi piccoli nidi di meringa, quando mi sono seduta al tavolo della colazione per assaggiare il frutto delle mie fatiche e al primo morso mi si è aperto un mondo.
La pavlova è proprio buonissima. Non saprei spiegarvelo in altro modo. E’ vero, i gusti sono semplici, ma l’abbinamento di consistenze e di sapori è a dir poco paradisiaco. La meringa rimane croccante fuori e morbida all’interno e la sua dolcezza crea un contrappunto perfetto con l’acidità della frutta. La panna – che invece va zuccherata pochissimo – fa da collante tra gli altri due elementi e il risultato finale è un dolce davvero squisito e raffinato come pochi.