Crostata con crema di nocciole & cioccolato
Questa crostata nella sua semplicità è davvero irresistibile, si è conquistata un posto sul podio della mia personale classifica dei dolci preferiti fin dal primo morso! Una frolla al burro classica, farcita abbondantemente con la crema spalmabile fatta in casa di cui vi parlavo in questo post: niente di più facile, eppure il gusto è davvero favoloso e la consistenza rimane perfetta giorno dopo giorno, con il ripieno che resta morbido e la pasta fragrante.
Per la frolla stavolta ho usato il metodo classico e non il sablè. Mentre per i biscotti solitamente parto sbriciolando il burro freddo fatto a dadini con le polveri e poi aggiungo l’uovo alla fine, per le basi delle torte preferisco partire lavorando il burro con le uova e lo zucchero, unendo la farina in ultimo. In questo modo riesco a lavorare meglio l’impasto e a creare dei decori più carini esteticamente – anche se in questo caso, lo ammetto, le strisce perfette che vedete non le ho fatte a mano ma servendomi di un attrezzino molto furbo, che trovate qui. 🙂Torta cremosa di ricotta e mele, con noci e cannella
Non c’è molto da dire su questa torta: fatela una volta e non l’abbandonerete più! 🙂
Si prepara in un quarto d’ora, è sostanziosa ma senza sensi di colpa perché non contiene burro ma solo 40 grammi di olio di semi nell’impasto e come se non bastasse è declinabile in diverse varianti: io oggi vi propongo la versione autunnale con mele, noci e un pizzico di cannella ma potete anche scegliere di farcirla con delle gocce di cioccolato o con frutti di bosco freschi quando è stagione.
L’importante è farla riposare un po’ prima di consumarla (diciamo dalle dodici ore in su) e non conservarla in frigorifero perché perderebbe la sua cremosità e quella consistenza fondente che la caratterizza. Adesso che fa freschino potete tenerla tranquillamente sotto la classica campana di vetro per 3/4 giorni, resterà umida e diventerà sempre più profumata e cremosa.
Il procedimento è semplicissimo: si prepara un impasto base con olio, latte, uova, zucchero e farina e a parte una farcia a base di ricotta fresca; poi si mette in una teglia metà dell’impasto base, si inforna per 10′ e si completa il tutto versando la crema di ricotta e il rimanente impasto-base a copertura. Un’altra quarantina di minuti di forno e il gioco è fatto!Agli amanti dei dolci alla ricotta ricordo anche la torta di ricotta, mandorle e limone senza farina, la torta senza cottura con meringa, ricotta e pistacchio e la favolosa torta ricotta & pere di Sal de Riso.
Bavarese al mandarino & cioccolato bianco
Dopo le varie infornate di biscottini da regalare è arrivato il momento di pensare a un dessert adatto ai giorni di festa che stanno per arrivare!
Quando si tratta di dolci per le grandi occasioni spesso preparo la bavarese: cremosa, ricca, declinabile in mille varianti, è una di quelle ricette con cui si va sempre sul sicuro. Dopo quella classica ai tre cioccolati e quella proposta per il cenone dello scorso anno con nocciola e pistacchio, ho voluto provarne una dal gusto più fresco e agrumato seppure decisamente natalizio: la bavarese al cioccolato bianco e mandarino.
Per base e l’inserto ho preparato una daquoise alla mandorle e cannella, che ho poi ricoperto con un velo di confettura di mandarini; poi ho assemblato il tutto nello stampo di silicone a forma di tronchetto di Silikomart, ma se non lo avete tranquilli: le dosi sono adattabili anche a una semplice teglia a cerniera di diametro 20 cm.
Quest’anno il Natale è arrivato davvero troppo in fretta per me, ho ancora un sacco di pensierini da incartare, bigliettini da scrivere, amici da incontrare… ma volevo lasciarvi al volo questa ricetta, insieme a tantissimi auguri di un Natale sereno!Tronchetto di Natale
Scrivendo questo post ho realizzato che in ben cinque anni di blog (ebbene sì, è dal Natale del 2014 che Colazione da Tizi è on line, e proprio con una ricetta a tema natalizio è iniziata questa avventura!) non ho mai, proprio mai, pubblicato un dolce con una base di pan di spagna. Su questi schermi potete trovare tantissima frolla in tutte le sue varianti, diverse torte soffici, qualche bavarese, la famigerata pasta sfoglia fatta in casa e perfino qualche lievitato… ma nemmeno una ricetta con questo che è forse il più comune e conosciuto impasto base.
Va da sè che il pan di spagna non è proprio la mia base preferita, altrimenti avrebbe visto la luce molto prima qui sul blog. Però è altrettanto vero che se lo bagnate bene e e lo farcite con altrettanta cura potrà darvi delle belle soddisfazioni, sia cotto in una teglia a cerniera e poi tagliato a dischi, sia steso sulla leccarda del forno e arrotolato come in questo tronchetto natalizio.
La caratteristica del pan di spagna è la sua consistenza soffice, che si ottiene senza l’utilizzo del lievito ma incorporando aria all’impasto. Dovrete montare molto a lungo le uova con lo zucchero – circa 15/20 minuti con le fruste elettriche o con la frusta a filo della planetaria, finchè il composto non scriverà: prelevandone un po’ con un mestolo e lasciandolo ricadere dovrà restare a galla e ‘scrivere’ restando visibile sulla superficie della massa. A questo punto dovrete incorporare farina 00 e fecola, mescolando delicamente dal basso in alto, ed ecco pronto l’impasto da cuocere.
Ho scelto per il mio rotolo una farcitura abbastanza fresca e dai colori natalizi: uno strato di marmellata di frutti rossi e una crema a base di panna montata, mascarpone e zucchero a velo. La ricetta è davvero semplice da realizzare, se vi organizzate bene potete realizzarla in poco più di un’ora: considerate che la base cuoce in dieci minuti circa e va arrotolata tiepida, finchè è ancora elastica e umida, e per la farcia vi basterà semplicemente montare la panna e mescolare gli ingredienti.
Niente vieta di utilizzare una copertura a base di cioccolato, se lo preferite. L’importante è che dopo aver ricoperto il vostro rotolo lo decoriate utilizzando un forchettone per dargli l’aspetto di una corteccia: che sia color legno naturale (se usate il cioccolato) oppure bianca come quella di un ciocco innevato (come nel mio caso), l’effetto tronchetto sarà assicurato!