Danish butter cookies
Alzi la mano chi non ha mai mangiato i famosi biscotti danesi al burro, quelli nella scatola di latta blu che poi puntualmente veniva riciclata da nonne e mamme come custodia per aghi, fili e altri attrezzi da cucito! Questi biscotti mi erano proprio passati di mente, come tanti altri ricordi d’infanzia, quando me li sono ritrovati davanti in un libro di ricette natalizie svedesi: così ho scoperto che sono parte della tradizione natalizia nordeuropea, un po’ come i più celebri ginger bread cookies.
Io li trovo perfetti da impacchettare e regalare, hanno un gusto delicato che piacerà sicuramente a tutti, anche a chi non ama i sapori speziati e tipicamente natalizi di zenzero, cannella o canditi. Inoltre, essendo preparati con una frolla montata e dressata con il sac a poche, sono anche molto eleganti nell’aspetto e vi faranno fare un figurone nonostante la ricetta sia davvero semplice e veloce. Insomma, questi danish butter cookies sono una gradita new entry nella lista dei biscottini da regalare per le feste… e siamo solo all’inizio! 😉
[La ricetta è tratta da questo post, mentre per altre idee regalo natalizie potete cliccare qui]Matcha melting moments
Qualche tempo fa degli amici tornati da un viaggio in Giappone mi hanno portato in regalo la famosa plvere di matcha, di cui tanto avevo sentito parlare ma che non avevo mai sperimentato. Sul web si vedono un sacco di utilizzi del matcha: nel classico thé, nel latte con polvere di matcha, e ovviamente nei dolci – tra cui probabilmente il più famoso è il tiramisù in versione verde, in cui il the matcha prende il posto del caffè e del cacao amaro in superficie. Tante volte ho pensato di provare anch’io questo ingrediente, ma poi mi è sempre passato di mente, finchè il prezioso pacchettino di matcha powder non è arrivato a casa mia 🙂
Il matcha si ottiene cuocendo al vapore le foglie di thè, che poi vengono essiccate e macinate fino a ridurle in polvere. E’ considerato un alimento prezioso e ricco di proprietà benefiche, disintossicanti e antiossidanti; per preparare la classica bevanda viene aggiunto all’acqua calda e, tradizionalmente, viene mescolato con un apposito frustino di bambù chiamato chasen.
Oltre a prepararmi varie tazze di the matcha fumante ho iniziato subito a pensare a quale ricetta poter declinare in verde e la scelta è caduta su questi biscottini golosi già sperimentati tempo fa nella versione (decisamente più nostrana!) al caffè. Ho scelto proprio i melting moments per due motivi: primo, sono dei biscottini molto dolci e quindi se non si vuole rischiare che diventino stucchevoli l’ideale è aromatizzarli con qualcosa di tendente all’amaro, come il caffè o il matcha, appunto; secondo, sia l’impasto che la farcitura sono preparati senza uova e quindi il colore brillante del thè può risaltare al meglio e non essere falsato dal giallo dell’uovo.
L’impasto è praticamente una frolla montata senza uova, che potrete dressare con la sac a poche o con la sparabiscotti direttamente sulla teglia – ma se non siete pratici potete anche formare delle palline, avendo cura di inumidirvi prima le mani, e poi schiacciarle leggermente con i rebbi della forchetta.
La farcitura è una crema al burro tanto semplice quanto golosa, la cui presenza rende consigliabile di conservare i biscotti in frigo, una volta ripieni. Ricordatevi però di tirarli fuori con anticipo prima di servirli perchè a temperatura ambiente sono infinitamente più buoni, la crema si scioglie in bocca e la frolla riacquista friabilità!La torta del successo
Dopo i dolcetti giapponesi dello scorso post oggi ci spostiamo verso il grande Nord e parliamo di un dolce di origini scandinave, che ho scoperto grazie al meraviglioso libro Scandikitchen – Dolci Hygge di Bronte Aurell (se non lo avete ve lo straconsiglio, lo trovate qui, io ho già testato altre due ricette favolose: i kanelbullar e la torta più buona del mondo e non vedo l’ora di farne molte altre che hanno una faccia davvero invitante!).
La torta del successo è entrata di diritto nella lista dei miei cavalli di battaglia: era da tempo che non ricevevo così tanti complimenti per un dolce, tutti quelli che l’hanno assaggiata l’hanno amata dal primo morso e si è rivelata assolutamente all’altezza del nome che le è stato dato.Dorayaki, i pancakes giapponesi
Oggi colazione in stile giapponese, con i cugini nipponici dei pancakes: i dorayaki!
Questi dolcetti prendono il nome da ‘dora’, che significa ‘gong’, perchè hanno la stessa forma tondeggiante dello strumento. Sono davvero facilissimi da preparare, e sono una di quelle colazioni da giorno di festa che fanno subito allegria: ti alzi con calma, prepari la pastella, inizi a cuocere una frittella alla volta e la servi con la farcitura che preferisci. In Giappone si utilizza la marmellata di azuki (fagioli rossi) che però io non sono ancora riuscita a reperire e ad assaggiare; essendo già molto dolci di per sè, per me la farcitura ideale è un burro di frutta secca al 100% – nocciole, arachidi, mandorle. Ma niente vieta di aggiungere anche sciroppo d’acero o una confettura a scelta.