Lemon curd: il tocco in più.
Restiamo in tema di agrumi anche oggi! Se arance e mandarini la facevano da padrone nello scorso post sulla Re-cake di marzo, oggi il protagonista è il limone.
La prima volta che ho sentito parlare di lemon curd è stato in una ricetta di una torta meringata : base di frolla, uno strato sottile di curd e meringhe a coprire.
Mi affascinava l’idea di preparare questa salsa inglese, in cui il succo di limone prende il posto del latte in una preparazione per certi versi simile a quella della crema pasticcera.
Ho sperimentato varie versioni: cottura a bagnomaria o direttamente nel pentolino, con o senza burro (immaginate un po’ quale ho testato per prima), con o senza albume. Alla fine, modifica dopo modifica, sono arrivata a quella ideale per i miei gusti: un po’ di burro serve per ammorbidire l’acidità, di per sé molto intensa, della salsa. No invece alla presenza dell’albume, responsabile di peggiorare non tanto il gusto quanto l’odore della crema.Gordon Ramsay’s baked cheese cake (e la mia versione al caprino)
Il mio problema con la cheese cake è sempre stata la base. Buona e golosa quanto volete, ma a me l’idea di preparare una torta con biscotti industriali sbriciolati e una quantità (industriale pure quella, anche se in un altro senso) di burro, proprio non andava a genio.
Quindi mi sono messa alla ricerca di una cheese cake senza base e cosa scopro? Che il buon Gordon ci aveva già pensato e ne aveva inventata una che faceva proprio al caso mio!
Io l’ho personalizzata mettendo per due terzi formaggio fresco classico e per un terzo formaggio caprino. E ho amato tantissimo questa variante, è particolarissima e davvero di carattere (sarebbe il dessert perfetto da servire dopo un bel tagliere di affettati e formaggi) però vi avverto, ha un gusto parecchio forte che non tutti amano (c’è anche chi assaggiandola mi ha dato della pazza, quindi regolatevi voi quando la preparate a seconda di chi avete a tavola).
La versione classica, quella di chef Ramsay, è invece una torta estremamente semplice e fresca da consumare sia a fine pasto che a colazione. E’ stata la torta che ho preparato più spesso la scorsa primavera – insieme al clafoutis.
La ricetta è semplicissima, occorre un unico accorgimento: non sformare il dolce prima che sia ben freddo, altrimenti rischiate di vederlo sfaldarsi. A me è successo, una volta: tolgo la cerniera quando la torta è ancora tiepida ed ecco fatto il disastro… il dolce era diventato impresentabile e io avrei dovuto portarlo a una cena. Ma questa storia ve la racconterò un’altra volta. Sappiate solo che non tutto il male viene per nuocere!Pollo &verdure in salsa di soia
Ok la colazione ma… anche una cenetta ogni tanto ci può stare!
Ad esempio questa qui, leggera, saporita e con un tocco orientale.
Il pollo si sa, è la carne più versatile in assoluto. Verdure è sempre bene mangiarne in quantità. Una piccola porzione di riso bianco per accompagnare e la salsa di soia (in questo caso dolce) per amalgamare e insaporire il tutto.
E’ un piatto veramente facile da fare e nutrizionalmente equilibrato e completo: tante vitamine, un po’ di proteine magre e una piccola dose di carboidrati (che può essere comunque ‘rinforzata’ nel caso decidiate di servirlo a pranzo anziché a cena).
Il riso che ho utilizzato io è un basmati: ha un profumo che mi piace tanto e che si sente ancora meglio quando viene servito bianco, come accompagnamento. Per essere più coerenti potete scegliere un riso cinese anziché indiano, l’importante è che lo sciacquiate bene prima di servirlo per togliere l’amido e fare in modo che rimanga ben sgranato.Ingredienti*:
300 gr di petto di pollo
200 gr di germogli di soia
1 peperone rosso
1 peperone giallo
1 carota
1 zucchina
1/2 cipollotto fresco
salsa di soia dolce in abbondanza
4/5 cucchiai di olio di semi
100 gr di riso basmatiProcedimento:
Far scaldare l’olio in un wok o in una padella e aggiungere le verdure un po’ alla volta.
Zucchine, carote, cipollotto e peperoni dovranno essere tagliate a listarelle molto sottili.
Salare e continuare la cottura per una decina di minuti a fuoco vivace.
Nel frattempo tagliare il pollo a dadini, salarlo leggermente e infarinarlo.
Aggiungere il pollo alle verdure, continuare la cottura a fiamma piuttosto alta per una decina di minuti e poi unire la salsa di soia (io ne metto un bel po’, voi regolatevi secondo il vostro gusto).
Cuocere ancora 5/10 minuti per far restringere il sughetto e caramellare un po’ la carne.
Servire con il riso lessato in accompagnamento.Le dosi sono abbondanti per due persone… e mi raccomando salsa di soia dolce! E’ proprio il sapore dolciastro e caramellato che rende speciale il piatto (senza contare che quella salata messa in così grande quantità lo renderebbe immangiabile).