Crostata al caramello e cioccolato fondente
Sarò sincera: preparare questa crostata è stato più impegnativo di quanto mi aspettassi… ovviamente non per la frolla o per la ganache al fondente, ma per il caramello.
Essendo piuttosto ottimista (per lo meno quando si tratta di torte!) ho deciso che per ottenere l’effetto mou desiderato mi sarei affidata alla ricetta più comune: avrei messo a sciogliere lo zucchero a secco in un pentolino e avrei poi aggiunto la panna.
Così facendo ho scoperto diverse cose interessanti.Primo: se metti 200 gr di zucchero in un pentolino antiaderente dal fondo spesso e fai cuocere a fiamma bassa (rigorosamente senza mescolare per non rischiare che si ciristallizzi) NON ci vorranno 2/3 minuti come ho letto in più di una ricetta: ce ne vorranno almeno 10/15. Tutto ciò che dovrete fare sarà armarvi di pazienza e far roteare il pentolino suddetto perché la cottura sia uniforme e lo zucchero non si bruci sul fondo.
Secondo: probabilmente è raccomandabile aggiungere la panna dopo averla riscaldata. Io senza neanche pensare l’ho aggiunta fredda e mister caramello non ha reagito benissimo… prima ha fatto effetto vulcano e poi si è rappreso in una caramella mou gigante. Come uscirne? Allo stesso modo di prima: con tanta pazienza! Ho rimesso il composto sul fuoco e ho aspettato che si sciogliesse di nuovo… stavolta almeno ho potuto mescolare per ingannare il tempo!
Ad ogni modo si sa, sbagliando si impara, e dato che il risultato ottenuto mi ha soddisfatta al 100% ho deciso di pubblicare la ricetta così come l’ho eseguita. Ovviamente testerò la versione con la panna riscaldata e se riuscirò ad evitare il secondo passaggio e velocizzare la preparazione aggiornerò il post 😉Clafoutis alle pere & cioccolato – Re-cake #8
Nuovo mese, nuova ricetta: dopo i cruffins preparati a settembre, per ottobre le admin di re-cake hanno proposto un dolce semplicissimo da preparare, a base di frutta: il clafoutis!
Il clafoutis ha origini francesi e tradizionalmente viene preparato con ciliegie ricoperte da una pastella a base di uova, zucchero, farina e poco altro. Pare che in origine le ciliegie venissero lasciate intere, con tanto di noccioli, che avrebbero dato un aroma particolare al dolce.
Io ho attraversato la mia fase clafoutis un paio di estati fa: praticamente per settimane non ho sfornato altro, e come a volte accade quando ti innamori di un dolce ne fai abuso e poi lo lasci da parte e finisci per dimenticartene… è stato quindi un piacere ritrovare questa ricetta nella versione autunnale a base di pere e arricchita con gocce di cioccolato fondente.
Semplice da fare (e anche completamente light se utilizzate solo latte, come facevo io al tempo, e niente panna) e tanto tanto buono, si prepara in un attimo e solitamente finisce altrettanto in fretta!Bavarese al triplo cioccolato
Lo scorso fine settimana volevo preparare un dolce da portare a una cena che non fosse la solita torta o crostata. Volevo qualcosa di fresco e cremoso, da mangiare al cucchiaio, e la scelta è caduta su un classico: la bavarese al triplo cioccolato!
Essendo partita con tutte le buone intenzioni del caso, il primo pensiero è stato scegliere una ricetta firmata da un grande pasticcere: Luca Montersino.Però – non vogliatemi male pasticceri coraggiosi e ben più navigati di me – mi sono spaventata quando ho realizzato che mi sarebbero serviti ben 18 tuorli solo per preparare le tre creme.
Dato che odio sprecare il cibo, che le meringhe non mi piacciono particolarmente e che non avevo assolutamente voglia di nutrirmi esclusivamente di frittatone di soli albumi nella settimana successiva, ho cercato una strada alternativa e a venirmi in soccorso è stato il volume biblico del Cucchiaio d’Argento.Solo la base quindi rimane fedele alla ricetta del buon Montersino, mentre le creme sono preparate secondo quanto indicato dal Cucchiaio. Per le tre bavaresi me la sono cavata con cinque tuorli e qualche ora di preparazione – non spaventatevi, i tempi lunghi sono dovuti ai vari riposi in congelatore tra uno strato e l’altro: se vi organizzate bene non troverete difficoltà a fare questo bel dolce e farete un figurone!
Per la decorazione io ho usato una semplice granella di nocciole: andrà bene qualsiasi guarnizione a base di cioccolato o frutta secca che dia un po’ di croccantezza: riccioli di cioccolato, fili di caramello o qualsiasi cosa vi suggerisca la fantasia!
I miei muffins alla ricotta e cioccolato
In cucina è bello sperimentare, provare nuovi gusti, nuovi abbinamenti.
Però, diciamocelo, servono anche delle certezze, delle ricette da tenere come punti fermi, di quelle a cui tornare sempre come a un porto sicuro.
Se apro il mio primissimo ricettario e vado alla sezione dei dolci ci sono tre ricette sul podio… le prime trascritte, le prime di cui sono stata soddisfatta al 100% e che ho voluto conservare con orgoglio – anzi sarebbe meglio dire abbiamo, visto che eravamo in due ad infornare in quel periodo, sempre di venerdì sera e spesso fino a notte fonda!Alla prima pagina ci sono i biscotti di frolla, in tutte le loro varianti. Alla seconda c’è ovviamente Sua Maestà il Camillone. E poi ci sono loro. Semplici, morbidi, senza pretese. Muffins con gocce di cioccolato. E se vi va anche con un cuore morbido di crema alle nocciole. Si fanno praticamente da soli, restano soffici e morbidi per giorni e saranno il buongiorno ideale per queste prime mattine di autunno, un buon incentivo per alzarsi dal letto anche quando inizia a far freschino e si fa fatica ad abbandonare il calduccio che c’è sotto le coperte.