about me & food

Da bambina il mio gioco preferito era preparare i mangiarini per le bambole. Apparecchiavo la tavola per loro e poi tornavo a controllare cosa avessero mangiato, e non riuscivo proprio a capire perché erano solo i pezzetti di formaggio a sparire, mentre i miei piatti preparati con tanto amore – e farina cruda, bacche e fili d’erba raccolti nei campi – restavano puntualmente intatti.
Comunque, di cucinare non ho più smesso.
Scegliere di preparare un piatto piuttosto che un altro, intuire un bisogno e soddisfarlo attraverso il cibo, per me è un modo di esprimere cura e amore, per sé stessi o per gli altri.
Sfornare dolci in compagnia è una delle cose che amo di più al mondo, e se vuoi farmi felice puoi venire a trovarmi, sederti in cucina e chiacchierare con me mentre preparo da mangiare.
Non sogno Masterchef e non aspiro a preparare piatti da ristorante stellato ma invidio un sacco le donne che riescono a portare in tavola i sapori di un tempo, i piatti di una volta, cucinati con la lentezza che oggi si è persa, con materie prime di qualità, con semplicità e senza troppi pensieri riguardo a un filo d’olio in più, se di olio buono si tratta. 
Amo provare sapori nuovi e impazzisco se assaggio un piatto che  mi piace ma ignoro come è stato preparato.
Amo, ovviamente le colazioni. Quelle apparecchiate bene, con il succo di frutta, il caffè nero bollente e magari anche i raggi di sole che entrano dalla finestra. 
Posso avere la dispensa piena zeppa di cioccolatini e dolciumi vari senza assaggiarne nemmeno uno, ma non resisto davanti alle torte soffici fatte in casa.
Vorrei sfornare, un giorno, il croissant perfetto e vorrei avere una grande cucina. Per il momento ne ho una piccola e non so cucinare per molte persone insieme, ma nessuno dei miei amici è mai rimasto senza una torta per il suo compleanno.
Cerco di seguire un’alimentazione sana ma mangio di tutto, tranne le merendine e i biscotti industriali.

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